lunedì 19 dicembre 2011

Riserva naturale Fiume Ciane e Saline di Siracusa

Il Ciane, il cui alveo è in parte naturale e in parte artificiale, è un breve corso d'acqua che nasce dalla testa Pisima; deve il nome al colore delle acque (cyanos: azzurro) e sulle sponde ospita esemplari di papiro, alti diversi metri, di cannucca di palude e di giaggiolo acquatico.
L'ambiente palustre, pianeggiante, talora leggermente sottoposto rispetto al livello del mare, rappresentava un sito vocato all'attività estrattiva del sale. Fino a pochi decenni fa le saline erano in attività. Poi negli anni '80 sono state abbandonate per la crisi del settore. Oggi le Saline rivestono un ruolo importante per la conservazione delle specie migratorie. Qui gli uccelli che due volte l’anno si spostano sulla direttrice Nord-Sud, arrivando stremati possono rifocillarsi, sostare e recuperare energia per completare il viaggio. Specie caratteristiche, facilmente osservabili sono:
il cavaliere d'Italia













il porciglione










il tarabusino












la gallinella d'acqua











l’airone cinerino










la spatola











la garzetta











il falco di palude












A piedi il percorso, di limitata estensione, richiede al massimo due ore. In mezzo a folti canneti e papiri alti fino a quattro metri, l'itinerario ridiscende la prima parte del corso del fiume Ciane, dalle sorgenti a circa metà percorso. Dopo avere lasciato le macchine all'ombra dei maestosi eucalipti, nei pressi del ponticello, si procede a piedi lungo le due sponde collegate in più punti da rustici ponticelli.

Per gli appassionati di canoa il fiume Ciane è il luogo ideale per una rilassante pagaiata. Si risale la corrente dalla foce, nel Porto Grande di Siracusa, arrivando fin quasi alla fonte.

martedì 10 maggio 2011

Foce del Platani: la prima stazione per gli uccelli che arrivano dall'Africa

La Riserva naturale orientata Foce del fiume Platani rappresenta la prima stazione per gli uccelli che arrivano dall’Africa. La foce del fiume Platani è un luogo di incantevole bellezza naturalistica su cui domina la falesia di Capo Bianco. Quest’area rappresenta il primo approdo per molti uccelli migratori provenienti dall’Africa e, grazie alla diversificazione degli ambienti, offre rifugio ad una flora rigogliosa e variegata, quindi ad un’avifauna ricca e composita. La riserva comprende la parte finale del Platani (che poco prima di riversarsi in mare forma un’ampia ansa) e il lungo tratto sabbioso di Borgo Monsignore, che è costeggiato da un cordone di dune basse. NOTIZIE UTILI. Per arrivare alla riserva bisogna seguire da Agrigento la SS 115 in direzione Trapani, fino ad imboccare il bivio di Borgo Bonsignore ,a quel punto una dettagliata segnaletica indica la R.N.O. Foce del Platani che è immediatamente raggiungibile seguendo i cartelli indicanti il sito protetto.



Il Fiume Platani - secondo più importante corso d'acqua della Sicilia - per il suo andamento geografico e per la lunghezza della sua asta ( 103 km) costituisce un impor­tante corridoio ecologico per la sosta e la nidificazione di molte specie di uccelli che giungono dalle vicine coste Nord-africane durante le fasi migratorie e la cui conserva­zione è motivo stesso della istituzione dell'area protetta. La consistente popolazione ornitica della Riserva annovera, perciò, numerose specie migratrici oltre a quelle stan­ziali legate agli ambienti fluviali ed alla Macchia mediterranea.


LA FAUNA
Tra quelle ad oggi osservate sono il Cavaliere d'Italia - nidificante più significativo che nella Valle del Platani ha un importante sito di riproduzione - il raro Occhione, il Pendolino, l'Airone bianco mag­giore, il Corriere piccolo, la Gallinella d'acqua, l'Usignolo di fiume, il Falco pellegrino, il Falco lanario, la Poiana, il Gheppio, etc. Tra i mammiferi sono presenti la Donnola, la Volpe, il Coniglio, la Lepre, l'Istrice, il Riccio. Le zone umide retrodunali, pur a carattere stagionale, e quelle ripariali, infine, ospitano una consistente comunità di rettili e anfibi. Sulle spiagge della Riserva, dopo molto tempo, è riapparsa la Tartaruga marina.